In Italia ce ne sono più di 3 milioni, un dato così alto che per poco non vale il podio europeo. Dopo Turchia (33,6%), Montenegro (28,6%) e Macedonia (27,6%), l’Italia è il Paese con il maggior tasso di Neet in Europa (25,1%), ovvero di giovani in età compresa fra i 15 e i 34 anni che non lavorano, non studiano e non sono coinvolti in nessun tipo di percorso formativo; Neet, infatti, è acronimo di Not (engaged) in Education, Employment or Training.

I dati del Sole 24 Ore mostrano che nella fascia d’età compresa fra i 20 e i 24 anni, in Italia, un giovane su tre è Neet, mentre, nella fascia compresa fra i 15 e i 19 anni, un giovane su 10 non studia né lavora. Inoltre, i Neet italiani in età scolare sono il 75% in più rispetto alla media europea, mentre i Neet dai 20 ai 34 anni superano la media europea del 70%. Se si analizzano i dati prendendo in considerazione la discriminante di genere, in Italia, ma anche in altri Paesi europei, si nota una marcata differenza in favore degli uomini: se fra i giovanissimi (15-19 anni) le donne rappresentano il 45% dei Neet, la percentuale cresce vertiginosamente fra i più maturi (30-34 anni), dove le donne rappresentano il 66% dei Neet.

 

Programma Garanzia Giovani

Per risollevare l’occupazione giovanile e, di conseguenza, ridurre i Neet, è stato avviato un processo di innovazione attuabile tramite alcuni strumenti innovativi che verranno finanziati e, in alcuni casi, potenziati. Il programma Garanzia Giovani è un’iniziativa europea rivolta ai Paesi che hanno un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%, categoria in cui rientra anche l’Italia. Si tratta di un programma che offre diverse possibilità per sviluppare competenze ed essere introdotti nel mondo del lavoro per i Neet fra i 15 e i 29 anni residenti in tutte le Regioni, e per i Neet fino ai 34 anni che risiedono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia. Le possibilità offerte dal programma Garanzia Giovani sono qualitativamente valide e personalizzate, in quanto tengono conto degli elementi che rendono difficile l’inserimento nel mondo del lavoro, ad esempio le variabili territoriali, demografiche, familiari, ma anche individuali. I giovani che aderiscono al programma ricevono un’offerta di lavoro, istruzione o formazione entro quattro mesi dall’inizio del periodo di disoccupazione o dalla fine (o interruzione) del percorso di istruzione.

 

Come funziona la Garanzia Giovani

Per conoscere ogni dettaglio riguardo il programma Garanzia Giovani consigliamo di visitare il portale dedicato, dove è possibile aderire all’iniziativa e cominciare il percorso di orientamento presso il servizio indicato dalla propria Regione di residenza. L’orientamento avviene in forma di colloquio individuale con un operatore, con lo scopo di definire il percorso più adatto da intraprendere, che si tratti di proseguimento degli studi, di un tirocinio, di un’esperienza lavorativa o persino di avviare un’attività in proprio. Nel caso in cui in fase di colloquio emerga la necessità di un percorso di formazione, ci si orienta verso quello più indicato per le proprie esigenze. Il programma ne prevede di tre tipi diversi, a seconda del caso specifico: se si è in possesso di un titolo di studio debole, ad esempio perché si ha abbandonato l’università, è possibile seguire percorsi formativi professionalizzanti, anche di alta formazione, erogati da soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni. Chi ha abbandonato gli studi e non ha ancora compiuto 19 anni può seguire corsi autorizzati che in alcuni casi includono stage in azienda. Chi, invece, si trova già in possesso di un contratto di lavoro (purché non di apprendistato), ma deve completare la propria formazione per acquisire competenze indispensabili per l’azienda dove lavora, può accedere a brevi corsi da attivare entro 120 giorni dall’assunzione e da concludersi entro un anno.

Opportunità alternative: servizio civile e imprenditorialità

Tra le opportunità offerte dal programma Garanzia Giovani vi è anche il servizio civile, pensato per chi è interessato a un’esperienza formativa nell’ambito dei progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza. Le aree di interesse riguardano l’assistenza alle persone, la protezione civile, la tutela dell’ambiente, il patrimonio artistico e culturale, l’educazione e la promozione culturale. Grazie al servizio civile si acquisiscono competenze trasversali che facilitano l’ingresso nel mercato del lavoro, ed è possibile svolgere corsi di formazione, inclusi quelli linguistici, se si sceglie di fare servizio civile all’estero.

Un’altra interessante opportunità è rappresentata dal percorso di accompagnamento all’autoimpiego e imprenditorialità: i giovani tra i 18 e i 29 anni che hanno l’obiettivo di mettersi in proprio possono accedere sia a livello nazionale, sia a livello regionale, a servizi che li sostengono nell’avvio di un’impresa (o di un lavoro autonomo). L’accompagnamento prevede sia di sviluppare le attitudini imprenditoriali del candidato, sia di fornirgli incentivi per la creazione di impresa: in una fase iniziale gli operatori qualificati saranno in grado di dare supporto all’aspirante imprenditore attraverso un servizio di assistenza e di formazione mirata, ad esempio tramite la stesura di un business plan; in una fase successiva, invece, viene dato accesso a un credito per realizzare il progetto, con l’affiancamento di un tutor che gestisca gli aspetti amministrativi, legali e finanziari.

Noi di Labor, Agenzia per il lavoro, contribuiamo all’incremento dell’occupazione giovanile tramite corsi di formazione e annunci di lavoro fruibili anche per chi non ha alle spalle una lunga esperienza lavorativa.

Se sei un ragazzo in cerca di un’occupazione, ti consigliamo di seguire le nostre pagine Facebook e LinkedIn, dove pubblichiamo quotidianamente diversi annunci di lavoro, fra cui potresti trovare quello che fa per te.

 

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