Secondo i dati 2021 pubblicati da Unioncamere-Anpal e AlmaLaurea, i profili più difficili da reperire sul mercato del lavoro, e anche i più richiesti, sono i laureati in discipline scientifico-tecnologiche, anche dette STEM, acronimo delle cosiddette quattro dottrine sorelle: Science, Technology, Engineering, Mathematics.

 

Al primo posto nella classifica degli ‘introvabili’ vi sono gli ingegneri elettrotecnici, con un mismatch (distanza fra domanda e offerta laureati) pari al 74,1%; seguono gli ingegneri elettrotecnici, poi i progettisti e amministratori di sistemi, gli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni, gli analisti e i progettisti di software (fonte: Il Sole 24 Ore, 23/03/2021, p.21). Nel 2021 le aziende hanno richiesto l’assunzione di più laureati rispetto agli anni precedenti (13,7% rispetto al 12,8% del 2019), di conseguenza hanno riscontrato difficoltà ancora maggiori nel trovare profili STEM. 

 

Perché le lauree STEM sono così richieste?

Per rilanciare economicamente il Paese, i settori di punta su cui investire maggiormente sono quelli digitale, tecnologico e ambientale. Il Pnrr stesso prevede un programma a sostegno di una transizione digitale ed ecosostenibile. Per questo le aziende richiedono soprattutto laureati in economia, nei settori chimico-farmaceutico, scientifico-matematico-informatico, oppure ingegneri. Per perseguire gli obiettivi di trasformazione e innovazione queste lauree (e questi talenti) si stanno rendendo sempre più fondamentali, ma il mercato del lavoro non riesce ancora a far fronte a questa richiesta. 

 

Perché i profili STEM sono difficili da reperire?

In Italia i laureati STEM fra i 25 e i 34 anni sono solo il 24,7%, una quota inferiore a quella dei nostri principali competitor europei: la Francia arriva al 26,8%, la Spagna al 27,5% e la Germania spicca virtuosamente con una quota pari al 32,2% (fonte). Questo dato oscura quella che altrimenti sarebbe un’ottima notizia: gli iscritti alle facoltà scientifiche italiane sono in aumento, anche se lieve. Solo nell’anno accademico 2016-17 le matricole STEM erano 85.000, mentre quest’anno le iscrizioni arrivano a 94.000. Sono ancora troppo pochi, però, i giovani che scelgono questi ambiti di studio, motivo per cui le imprese riscontrano un gap di figure disponibili sul mercato e, ovviamente, di competenze.

 

Ancora poche donne nelle facoltà STEM

Come si legge sul Sole 24 Ore, nonostante l’incremento di circa 2000 iscrizioni STEM nell’ultimo anno accademico sia dovuto quasi esclusivamente alle donne, anche questa crescita è molto lenta e sono ancora troppo poche le ragazze che scelgono di intraprendere un percorso di studio scientifico. Basti considerare che, dei laureati STEM fra i 25 e i 34 anni, solo il 16,2% sono donne. Se si considera, invece, il totale delle laureate in Italia nel 2021, solo il 18,9% è laureato in una disciplina STEM. Di contro, i laureati STEM nel 2021 sono il 39,2% sul totale degli uomini laureati. In una intervista riportata dal Sole 24 Ore (23/03/2021, p.21), la direttrice di AlmaLaurea Marina Timoteo afferma che investire in percorsi STEM è utile anche in funzione del riequilibrio di genere; secondo alcune indagini di AlmaLaurea, infatti, i percorsi STEM sembrano attenuare le disuguaglianze che penalizzano le donne nel mondo del lavoro.

 

Lauree STEM e lavoro

Intraprendere un percorso di laurea in una facoltà scientifica non significa solo assecondare l’innovazione e la transizione digitale a cui il Paese è orientato. Da un punto di vista accademico, le lauree STEM si concludono con un voto mediamente più basso rispetto alle altre facoltà (102,7 contro 103,3) e con meno laureati in corso. Dal punto di vista lavorativo, però, a cinque anni dalla laurea, i laureati in una facoltà STEM dichiarano un tasso di occupazione pari al 90,3% (92,9% tra gli uomini e 86,9% tra le donne), ben cinque punti in più rispetto alla media delle altre facoltà. Anche a livello retributivo, i laureati STEM a cinque anni dalla laurea dichiarano di guadagnare circa il 13,8% in più rispetto al resto dei laureati

 

Noi di Labor – Agenzia per il Lavoro siamo attenti a individuare i migliori profili con competenze scientifiche, non solo tra i laureati STEM, ma anche tra i diplomati, per i quali riscontriamo ogni anno un’offerta di lavoro molto ampia. Se sei un diplomato in materie scientifiche o un laureato STEM in cerca di lavoro, ti consigliamo di visitare la nostra pagina Offerte di lavoro, dove pubblichiamo quotidianamente annunci di lavoro per conto delle nostre aziende clienti.

 

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