I vantaggi di un profilo LinkedIn

 

LinkedIn è uno dei primi strumenti digitali a cui si pensa quando si parla di cercare lavoro. È prima
di tutto un Social Network pensato per ampliare la propria rete di contatti professionali e di
opportunità lavorative, ma si configura anche come un ‘raccoglitore’ di Curricula. Su LinkedIn ogni
iscritto illustra le proprie competenze e le proprie esperienze lavorative direttamente sul proprio
profilo. Per questo motivo Linkedin è uno strumento molto utilizzato dai selezionatori, che in
questo modo hanno la possibilità di mettersi in contatto con gli utenti più in linea col profilo che
stanno ricercando. Le aziende utilizzano LinkedIn per pubblicare le offerte di lavoro, lasciando agli
utenti stessi la possibilità di candidarsi.

Come creare un profilo LinkedIn efficace

Aprire un profilo LinkedIn purtroppo non basta ad avere la certezza di trovare un impiego. Per
prima cosa è necessario ampliare la propria rete e collegarsi con professionisti che lavorano nel
proprio settore, con i responsabili delle Risorse Umane e, soprattutto, con le agenzie per il lavoro
che operano nella propria zona. A tal proposito, ti consigliamo di visitare la nostra pagina
LinkedIn, dove ogni settimana segnaliamo nuove offerte di lavoro.

In questo articolo vogliamo fornirti alcuni consigli per sfruttare al meglio la visibilità che LinkedIn ti
offre:

Foto del profilo: la foto adatta per un profilo LinkedIn è un primo piano in cui il
volto arriva ad occupare fino all’80% dell’immagine, ma meglio evitare i ‘selfie da
spiaggia’, perché non danno impressione di professionalità. Non serve una fotografia
eccessivamente formale, che può farci risultare ‘ingessati’, ma sicuramente la sobrietà
è apprezzata. Uno sfondo uniforme e neutro, ad esempio, serve a mantenere
riservatezza su di noi e sull’ambiente in cui abbiamo posato, così come uno sguardo in
camera trasmette onestà e un sorriso trasmette positività. Attenzione particolare va
dedicata all’abbigliamento, che deve sempre essere consono al proprio ambiente
lavorativo.

Cover del profilo: la foto copertina del profilo LinkedIn serve a far capire a colpo
d’occhio a chi visita il tuo profilo che cosa fai e in che campo lavori. Un profilo senza
foto di copertina appare trascurato e poco utilizzato, mentre un’immagine
paesaggistica, per quanto bella, non è adatta, perché non comunica niente sul tuo
lavoro (a meno che tu non faccia l’agricoltore, il forestale o simili). La soluzione può
essere una fotografia che ci ritrae sul posto di lavoro, oppure un’immagine creata con
l’aiuto di una piattaforma per la progettazione grafica (Photoshop, ma anche altri
strumenti più semplici, disponibili online).

Headline (o Sommario): la headline del profilo LinkedIn è lo spazio in cui si indica la
propria posizione lavorativa, ma per sfruttarlo al meglio possiamo scrivere qualcosa in
più oltre al job title. Ciò che serve è rendersi interessanti agli occhi del target, in questo
caso i recruiter o le aziende. Per farlo, possiamo rendere la nostra descrizione più
accattivante aggiungendo alcuni dettagli delle nostre competenze o della nostra vita
professionale, oppure semplicemente una frase che racconti in modo sintetico, ma
immediato, che cosa possiamo fare per il nostro potenziale datore di lavoro.

Riepilogo (corrisponde alla sezione ‘Informazioni’): il riepilogo è uno spazio più
ampio della headline, in cui si possono includere tutte le informazioni della nostra
carriera lavorativa, senza necessariamente elencare i ruoli ricoperti e le aziende presso
cui si ha lavorato: LinkedIn ha pensato a uno spazio apposito per quel genere di
informazioni. Nel riepilogo, invece, puoi spiegare tutto il resto, ad esempio le
competenze acquisite, i settori in cui hai operato e i tuoi anni di esperienza. Inoltre,
dato che il riepilogo del tuo profilo racconta la tua storia, è il posto giusto per scrivere
la tua mission, ovvero per rispondere alle domande “perché fai il tuo lavoro?” e “quali
sono i valori che ti accompagnano nello svolgere il tuo lavoro?”. È importante scrivere
in prima persona ed essere coinvolgenti.

Posizioni lavorative: quando elenchi le posizioni lavorative che hai ricoperto durate
la tua carriera, puoi permetterti di essere esaustivo: per ogni posizione puoi indicare
quali sono stati i tuoi compiti, i tuoi risultati e i tuoi riconoscimenti. Puoi approfittare
di questo spazio anche per scrivere alcune parole chiave inerenti al tuo ambito
lavorativo, utili perché permettono ai recruiter di trovare più facilmente il tuo profilo.
Attenzione alla cronologia delle posizioni lavorative che, come in un CV, deve essere
inversa, cioè dalla più recente alle precedenti.

Privacy: infine, le impostazioni relative alla privacy sono sicuramente un parametro
personale a cui è bene dedicare tempo. Spetta a te deciderlo, ma se ci sono motivi per
cui preferisci che la tua rete di collegamenti non sia visibile a tutti i tuoi contatti, devi
sapere che puoi renderla privata attraverso le impostazioni sulla privacy di LinkedIn.
Sempre dalle impostazioni sulla privacy, cliccando su “Modifica il tuo profilo pubblico”
potrai anche vedere come appare il tuo profilo a chi ti cerca su Google e non ha un
profilo LinkedIn con cui accedere alla piattaforma.

Dopo che avrai creato il tuo profilo, ricordati di tenerlo vivo e aggiornato: frequenta regolarmente
il social, fai sapere alla tua rete di contatti che ci sei lasciando like e commenti, ogni tanto condividi
una tua riflessione o qualche articolo interessante sul tema del tuo lavoro. Se lo userai da mobile,
con la app sarà ancora più semplice.

Perché LinkedIn funzioni, il trucco è soprattutto questo: coltivarlo quando un lavoro lo hai già,
perché è in questo momento che puoi, senza pressione, costruire un’autentica rete che ti sarà
utile per la tua carriera e per il futuro.

Photo by Yan Krukov from Pexels