Con la Legge di Bilancio 2022 sono arrivate alcune novità in tema di Ammortizzatori sociali e Fondi di solidarietà bilaterali. Da segnalare, in particolare, l’allargamento della platea di lavoratori aventi diritto a tutele durante un rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per le causali previste dalla normativa in materia di integrazione salariale. 

 

Per capire meglio, facciamo un passo indietro: cosa sono gli Ammortizzatori sociali e i Fondi di solidarietà? I primi sono sostegni economici che vengono concessi alle aziende per supportare i propri dipendenti in caso di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa causata da fattori di forza maggiore. Ad esempio, durante l’emergenza sanitaria ed economica causata dal Covid-19, molte aziende in difficoltà hanno dovuto sottoporre parte dei propri dipendenti ad un periodo di Cassa Integrazione: secondo le stime Inps, solo nel 2020 la Cassa Integrazione ha coperto oltre 6,7 milioni di lavoratori, di cui 3,5 con pagamenti diretti e 3,2 a conguaglio su anticipo delle aziende. 

 

I Fondi di solidarietà bilaterali sono forme di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro per chi svolge un’attività lavorativa in un settore per il quale non sono previsti ammortizzatori sociali quali la Cassa integrazione. 

 

I Fondi di solidarietà bilaterali alternativi, invece, non sono istituiti presso l’Inps, e servono ad assicurare un sostegno al reddito per i lavoratori appartenenti al settore dell’artigianato (FSBA) e per i lavoratori in somministrazione.

 

Non tutte le aziende, però, hanno firmato accordi per la creazione di un Fondo di solidarietà: per i dipendenti di tali aziende la legge ha disposto che, in caso di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, sia possibile ricevere il sussidio del Fondo di integrazione salariale Inps (FIS). Fino alla fine del 2021 questo sarebbe stato possibile solo per le aziende con più di cinque dipendenti, ma oggi le disposizioni sono diverse, in seguito alla legge di Bilancio 2022 con cui è stata emanata la Riforma degli Ammortizzatori sociali.

 

Novità per il 2022

La legge di Bilancio, entrata in vigore il 1° gennaio 2022, ha imposto un adeguamento della disciplina normativa di settore relativa ai Fondi bilaterali alternativi. È stato inoltre firmato un accordo teso a comprendere il fondo di integrazione salariale dei lavoratori somministrati fra le novità apportate dalla Riforma degli Ammortizzatori sociali. Come riporta Michele Regina sulle pagine del Quotidiano del Lavoro (Il Sole 24 Ore, 22/03/2022), sono principalmente tre le novità introdotte dalla riforma:

  • Dal 1° gennaio 2022 i Fondi assicurano un assegno di integrazione salariale almeno di importo pari a quello definito ai sensi dell’articolo 3, comma 5-bis, e stabiliscono la durata della prestazione in misura almeno pari ai trattamenti di integrazione salariale, a seconda della soglia dimensionale dell’impresa e della causa per la quale è in atto una cessazione o riduzione dell’attività lavorativa.

 

  • Dal 1° gennaio 2022, perché vengano riconosciuti i trattamenti di integrazione salariale, l’anzianità minima di effettivo lavoro per i dipendenti deve essere, alla data della presentazione della domanda, di 30 giorni.

 

  • Rientrano nella disciplina dei Fondi anche le aziende che occupano un solo dipendente (prima del 1° gennaio 2022 il minimo di dipendenti era pari a cinque) 

 

È stata fatta una modifica anche all’articolo 32, comma 5, Contratto collettivo nazionale del lavoro per la categoria delle Agenzie di Somministrazione in merito all’aspettativa non retribuita: secondo il Ccnl, il lavoratore può richiedere “un periodo di aspettativa non retribuita della durata massima di quattro mesi, anche non consecutivi o comunque di durata superiore, nella misura massima di ulteriori 6 mesi, in questo ultimo caso unicamente a discrezione dell’agenzia su richiesta del lavoratore”. 

 

Labor – Agenzia per il lavoro offre servizi ai candidati anche in modalità somministrazione, ed è attenta a cogliere tutte le opportunità che la normativa offre a vantaggio dei lavoratori. In tal senso noi di Labor – Agenzia per il lavoro siamo a disposizione in qualsiasi momento, tramite videochiamata, per offrire consulenza ai nostri lavoratori in somministrazione, garantendo loro tutte le tutele messe a disposizione per la loro categoria.