Se stai leggendo questo articolo, è probabile che tu abbia già passato il primo step del percorso di selezione che, se tutto andrà per il verso giusto, ti porterà a essere assunto: hai inviato il tuo Curriculum in risposta a un annuncio di lavoro che ti interessa, il recruiter ti ha notato e ti ha contattato per fissare un colloquio. Ora non resta che convincere il recruiter che sei la persona giusta per la posizione lavorativa aperta.

Come ci si prepara, dunque, a un colloquio di lavoro? 

Noi di Labor, in quanto agenzia per il lavoro, possiamo darti alcuni consigli pratici per affrontare il colloquio nel modo più sereno e brillante possibile. 

È molto probabile che tu non sia né la prima, né l’ultima persona che il recruiter incontrerà prima di scegliere chi dei candidati assumere. Ecco perché è importante ottimizzare il tempo del colloquio per dare un’ottima impressione di sé. Che cosa si aspetta il recruiter da un ipotetico candidato perfetto? Ci sono due argomenti ricorrenti su cui un candidato non dovrebbe farsi trovare impreparato: 

 

  •     conoscenza dell’azienda
  •     conoscenza del settore in cui opera

 

Conoscere l’azienda con cui si effettua un colloquio di lavoro è un requisito fondamentale che dimostra forte interesse ad ottenere il lavoro. Dimostrare di conoscere il settore in cui l’azienda opera, inoltre, prova che sono state condotte ricerca e analisi dei principali concorrenti dell’azienda, merito a cui il recruiter non rimarrà indifferente. Ecco, quindi, i nostri cinque consigli per imparare a conoscere un’azienda, il settore in cui opera, e per imparare a rispondere nel modo migliore ad alcune domande frequenti:

 

  1.     Il sito aziendale

Il sito web di un’azienda è il canale giusto dove trovare tutte le principali informazioni che la riguardano. Vi è sempre una sezione, solitamente denominata “Chi siamo” che riporta informazioni circa i prodotti o i servizi offerti dall’azienda, ma anche la storia dell’azienda. Leggere qualche dato sulla nascita e la crescita di un’impresa può essere molto utile a farti un’idea del posto in cui potresti lavorare: da quanti anni esiste l’azienda? È stata la prima nel suo settore? È una startup? 

 

Un’altra sezione che merita una visita è quella solitamente indicata con “Newsroom”, oppure “Dicono di noi”. In questa sezione del sito vengono inserite tutte le novità che l’azienda desidera comunicare: articoli di giornale dedicati all’azienda, eventi come conferenze e roadshow, ma anche comunicati stampa su aspetti finanziari, ad esempio bilanci annuali, acquisizioni, finanziamenti… questa ricerca serve non solo a farti trovare preparato sugli ultimi cambiamenti aziendali in sede di colloquio, ma anche a scoprire se l’azienda a cui hai mandato la tua candidatura potrà rappresentare per te una realtà lavorativa stabile e con prospettive di crescita.

 

  1.     I social aziendali

Anche le pagine LinkedIn, Facebook e Instagram delle aziende contengono tantissime informazioni. Su questi canali spesso vengono postate le novità aziendali, come nella sezione “Newsroom” del sito, ma si ha anche la possibilità di vedere in che modo l’azienda interagisce con i clienti, ad esempio come risponde alle domande poste dagli utenti su servizi o prodotti offerti (questo vale in particolare per Facebook e Instagram). In questo modo potrai rilevare il cosiddetto tone of voice dell’azienda, ovvero il modo in cui, in linea con l’identità aziendale, l’azienda decide di comunicare col pubblico (per esempio: formale o informale, distaccato o coinvolgente, ecc). Su LinkedIn, inoltre, hai la possibilità di vedere i profili di chi già lavora nell’azienda.

 

  1.     Pubblicità

Il prodotto o il servizio offerto dall’azienda è pubblicizzato in televisione, radio, YouTube o su un giornale? Se la risposta è sì, dedica qualche momento ad analizzare quale direzione di marketing l’azienda ha deciso di intraprendere. Dalla pubblicità talvolta traspaiono sia valori aziendali, sia le caratteristiche che differenziano un certo prodotto o servizio dai suoi concorrenti. Di conseguenza, si intuisce quali siano i suoi veri punti di forza.

 

  1.     “Perché vorresti lavorare qui?”

È una domanda ricorrente in sede di colloquio, quindi è bene pensare ad una risposta ad hoc ogni volta che ci si prepara per un colloquio di lavoro. Evita di dare risposte eccessivamente venali, come “l’ottima retribuzione” o “i bonus aziendali”. A nostro avviso, puoi trovare diversi spunti per costruire una risposta valida sia sul sito, sia sui social aziendali. Ad esempio, è mai menzionata la responsabilità sociale d’impresa? L’azienda ha messo in atto misure rivolte alla tutela dell’ambiente? In questi ambiti, che rientrano nella cultura aziendale, business ed etica si incontrano, e possono costituire ottime ragioni per far parte di una determinata realtà lavorativa, oppure no.

 

Visitare il sito aziendale, i social, e conoscere le pubblicità sono attività che puoi effettuare anche per i concorrenti dell’azienda con cui sosterrai il colloquio: è infatti il modo più efficace per avere una visione d’insieme dei principali player di un settore.

 

  1.     “Mi parli un po’ di lei”

Le ricerche che ti abbiamo consigliato di fare finora ti serviranno a risultare brillante durante il colloquio, ma dobbiamo avvertirti: per rompere il ghiaccio è altamente probabile che il recruiter ti chieda, come prima cosa, di parlare di te. È una domanda che viene posta per diversi motivi, fra cui valutare la prontezza e la sicurezza del candidato nel parlare di qualcosa che conosce molto bene: se stesso. Noi ti consigliamo di preparare in anticipo un discorso di circa tre minuti in cui parli brevemente di te (età, luogo di provenienza), dei tuoi studi e delle tue esperienze lavorative. Un’altra richiesta piuttosto tipica in sede di colloquio è di elencare tre pregi e tre difetti che ti caratterizzano. Per quanto riguarda i difetti, il consiglio è di trovarne alcuni che da un lato siano negativi, ma dall’altro positivi in un’ottica lavorativa. Un esempio? Impiegare più tempo a svolgere determinate mansioni per via di eccessive precisione e scrupolosità.

 

Se vuoi scoprire quali sono altre domande frequenti e come comportarti in sede di colloquio, ti consigliamo di leggere il nostro articolo Selezione del personale: come si valuta un candidato?