Dopo alcuni anni di negoziati e attese, il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore del Terziario, Commercio, Distribuzione e Servizi Confcommercio è stato firmato il 22 marzo 2024. Questo accordo, che coinvolge circa 3 milioni di lavoratori, rappresenta un momento cruciale per il mondo del lavoro italiano, influenzando direttamente la qualità della vita lavorativa e la competitività delle imprese.

Introduzione

Il rinnovo CCNL Commercio 2024 è un passo significativo per le aziende e i lavoratori del settore: il lungo percorso seguito alla scadenza del precedente contratto (31/12/2019) ha visto numerose contrattazioni e tensioni sindacali.
L’accordo che è stato raggiunto non solo definisce le condizioni di lavoro e gli aumenti salariali, ma impatta ulteriori ambiti: si va dall’assistenza sanitaria integrativa all’introduzione di congedi per le donne vittime di violenza di genere; sono state introdotte nuove causali di assunzione per i contratti a termine, stagionali per il turismo e nel caso di part-time.

Principali Cambiamenti e Novità del rinnovo del CCNL del commercio

La sottoscrizione dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Commercio 2024 è avvenuta da parte di Confcommercio – Imprese per l’Italia, insieme ai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Tra i principali cambiamenti introdotti da questo rinnovo, si amplia l’ambito di applicazione del contratto stesso, che ora include nuove attività commerciali.
Fra queste emergono i dark store (ovvero i magazzini dei negozi online), il commercio di prodotti di parafarmacia, il noleggio o la vendita di prodotti hardware e software (oltre che audiovisivi come già in precedenza), appartenenti all’area dei servizi di rete, alle imprese e alla persona: in questo comparto si trovano pure i servizi generali amministrativi presso le università telematiche private, i centri di assistenza fiscale, i servizi di marketing operativo.

ferie in busta paga

Analisi delle Tabelle Retributive del Commercio per il 2024

Le tabelle retributive del CCNL Commercio Confcommercio nel triennio 2024-2027 rappresentano uno dei punti centrali del rinnovo contrattuale, in quanto definiscono gli aumenti salariali, per ogni livello contrattuale, volti a garantire un’adeguata remunerazione per i lavoratori del settore. L’accordo rappresenta un importante miglioramento delle condizioni economiche rispetto al contratto precedente: gli aumenti salariali, non assorbibili, entreranno in vigore a partire da aprile 2024, e successivamente a marzo 2025, novembre 2025, novembre 2026 e febbraio 2027.
Questi aumenti, insieme all’indennità di contingenza, l’Elemento Distinto della Retribuzione (EDR), il terzo elemento, gli scatti di anzianità e altre indennità, costituiscono la retribuzione fissa e continuativa nella busta paga del lavoratore del commercio. Gli scatti di anzianità, che maturano ogni tre anni, si aggiungono alla retribuzione base, che serve anche per calcolare la paga oraria e giornaliera maggiorata per straordinari, notturni e festivi. Da aprile 2024 è stato eliminato nella busta paga l’acconto da futuri rinnovi contrattuali.
Le tabelle retributive terziario 2024, indicate di seguito con le relative scadenze, includono anche le indennità variabili, riconosciute nel cedolino paga mensile, che possono variare in base alla prestazione lavorativa e ad altri fattori.

 

  1/4/2023 1/4/2024 1/3/2025 1/11/2025 1/11/2026 1/2/2027 Totale
Quadro 52,09 121,54 52,09 60,77 60,77 69,44 416,67
I 46,92 109,48 46,92 54,74 54,74 62,55 375,35
II 40,59 94,70 40,59 47,35 47,35 54,11 324,69
III 34,69 80,94 34,69 40,47 40,47 46,25 277,51
IV 30,00 70,00 30,00 35,00 35,00 40,00 240,00
V 27,10 63,24 27,10 31,62 31,62 36,14 216,82
VI 24,33 56,78 24,33 28,39 28,39 32,45 194,67
VII 20,83 48,61 20,83 24,31 24,31 27,78 166,67
Operatori di vendita
I cat. 28,32 66,08 28,32 33,04 33,04 37,76 226,56
II cat. 23,78 55,48 23,78 27,74 27,74 31,70 190,22

 

 

A integrazione del Protocollo Straordinario di settore del 12 dicembre 2022, le parti hanno concordato un importo forfettario aggiuntivo “una tantum” di 350 euro lordi per i lavoratori al IV livello, che viene riparametrato per gli altri livelli. Sarà erogato in due rate di 175 euro, rispettivamente con la retribuzione di luglio 2024 e luglio 2025; gli apprendisti riceveranno l’importo proporzionalmente.
Tale valore sarà ridotto per assenze non retribuite, part-time, sospensioni e riduzioni dell’orario di lavoro e non sarà utile per il calcolo di istituti contrattuali, incluso il TFR. Eventuali importi già corrisposti come futuri aumenti contrattuali saranno considerati anticipazioni degli importi “una tantum” indicati:

  1.7.2024 1.7.2025
Quadro 303,81 303,81
I 273,67 273,67
II 236,73 236,73
III 202,34 202,34
IV 175,00 175,00
V 158,11 158,11
VI 141,95 141,95
VII 121,53 121,53
Operatori di vendita
I categoria 165,20 165,20
Il categoria 138,69 138,69

 

 

Implicazioni per Aziende e Lavoratori

Gli aumenti già concordati per il 2023 e il significativo rinnovo CCNL terziario 2024 riflettono l’impegno delle parti coinvolte nel garantire condizioni di lavoro dignitose e competitive. Il nuovo CCNL introduce inoltre un contratto a termine sperimentale, che offre maggiore flessibilità alle aziende nel gestire le proprie risorse umane. Vengono altresì regolamentati i contratti stagionali territoriali, permettendo alle imprese di adeguarsi meglio alle esigenze del mercato in determinati periodi dell’anno.
I lavoratori part-time riceveranno un aumento proporzionato all’orario di lavoro, mentre gli apprendisti avranno un aumento riparametrato in base al periodo formativo: nei primi 18 mesi, la retribuzione sarà fino a 2 livelli inferiori, e nei successivi 18 mesi, un livello inferiore rispetto alla destinazione finale. Queste disposizioni specifiche, che incoraggiano la formazione e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, rappresentano un importante investimento nel futuro della forza lavoro del settore.

Il nuovo accordo stabilisce i termini di preavviso per il recesso dal contratto, fornendo maggiore chiarezza e sicurezza sia per i lavoratori che per le aziende. Il periodo di preavviso varia in base alla modalità di interruzione, ovvero recesso del datore di lavoro o dimissioni del lavoratore: esso decorre tipicamente dal primo o dal sedicesimo giorno di ciascun mese.
In caso di mancato preavviso da parte del datore di lavoro, il lavoratore ha diritto a un’indennità equivalente alla retribuzione del periodo di preavviso, inclusi i ratei di 13ª e 14ª mensilità. Se invece il lavoratore si dimette, egli riceverà il trattamento di fine rapporto. Le dimissioni devono essere presentate per iscritto tramite lettera raccomandata o altro mezzo che certifichi la data di ricevimento, rispettando i termini di preavviso.

Preavviso in caso di licenziamento

Livello Fino a 5 anni di servizio compiuti Oltre 5 e fino a 10 anni compiuti Oltre i 10 anni
Quadri e I 60 gg 90 gg 120 gg
II e III 30 gg 45 gg 60 gg
IV e V 20 gg 30  gg 45 gg
VI e VII 15 gg 20 gg 20 gg

Preavviso in caso di dimissioni

Livello Fino a 5 anni di servizio compiuti Oltre 5 e fino a 10 anni compiuti Oltre i 10 anni
Quadri e I 45 gg 60 gg 90 gg
II e III 20 gg 30 gg 45 gg
IV e V 15 gg 20 gg 30 gg
VI e VII 10 gg 15 gg 15 gg

 

Un punto di particolare attenzione emerge con l’istituzione di un congedo per le donne vittime di violenza di genere: il rinnovo del contratto prevede infatti (art. 16-bis) che le lavoratrici certificate dai servizi sociali, centri antiviolenza o case rifugio, possano astenersi dal lavoro per un massimo di 90 giorni lavorativi. La lavoratrice deve preavvisare il datore di lavoro con almeno sette giorni di anticipo, indicando inizio e fine del congedo e presentando la certificazione attestante l’inserimento nei percorsi di protezione.

Il rinnovo del contratto commercio terziario 2024 ha quindi profonde implicazioni per aziende e lavoratori, che devono adeguarsi ai cambiamenti normativi e alle nuove condizioni contrattuali. Per le aziende, ciò significa una maggiore pianificazione e adattamento alle nuove disposizioni: in particolare per quanto riguarda la gestione delle risorse finanziarie e umane. Ad esempio, devono prepararsi ad aumentare le retribuzioni dei dipendenti in linea con le nuove tabelle retributive e ad applicare correttamente le disposizioni relative ai contratti a termine sperimentali e ai contratti stagionali territoriali.
I lavoratori devono analogamente comprendere i loro diritti e le nuove disposizioni contrattuali per assicurarsi di ricevere una corretta remunerazione e i benefici. Potrebbero essere necessarie delle sessioni di formazione per comprendere appieno le implicazioni del nuovo CCNL e per adattarsi alle eventuali modifiche nei loro contratti di lavoro.

Consigli Pratici per l’Adattamento al Nuovo CCNL

Per tutte le parti coinvolte è bene prevedere alcune azioni che potranno portare alla corretta attuazione del rinnovo CCNL terziario 2024.
Le Aziende potranno:
– effettuare una revisione dei contratti esistenti per assicurare la conformità con il nuovo CCNL,
– pianificare il bilancio per coprire gli aumenti salariali previsti,
– comunicare in modo trasparente con i dipendenti sui cambiamenti e sulle loro implicazioni.

Per i Lavoratori sarà opportuno:
– informarsi sui cambiamenti specifici nel CCNL e comprendere come influenzano il proprio lavoro e la propria retribuzione,
– se necessario, chiedere chiarimenti al datore di lavoro o al sindacato sui nuovi diritti e benefici,
– mantenere un atteggiamento flessibile e adattabile durante il periodo di transizione.

Conclusioni

Il rinnovo del Contratto Commercio 2024 rappresenta un passo avanti importante per il settore, fornendo una base solida per migliorare le condizioni lavorative e promuovere la crescita economica. Esso porta cambiamenti significativi, che però richiedono impegno e adattabilità da parte delle aziende e dei lavoratori, per garantire un’attuazione efficace e un impatto positivo sulle condizioni di lavoro quotidiano.

FAQ

1 – Cosa include il rinnovo del CCNL Terziario per il 2024?
I principali elementi racchiusi nel rinnovo CCNL terziario 2024 includono aumenti salariali periodici, indennità varie ed elementi retributivi specifici. Gli aumenti dei minimi contrattuali sono previsti in più fasi durante il periodo di validità del contratto che, oltre agli aumenti di base, prevede la revisione e l’eventuale introduzione di indennità di contingenza, EDR (Elemento Distintivo Retributivo), indennità di funzione, e scatti di anzianità che contribuiscono a formare la retribuzione complessiva. Nel cedolino le indennità variabili possono includere bonus e premi di produttività, sia individuali o di gruppo.

2 – Quali sono i maggiori cambiamenti nelle tabelle retributive del 2024?
Nel rinnovo CCNL Commercio gli aumenti retributivi 2024 riflettono una struttura salariale progressiva, con aumenti programmati a partire da aprile 2024 fino a febbraio 2027. Questi aumenti riflettono l’impegno nel mantenere la retribuzione dei lavoratori allineata con l’inflazione e le condizioni economiche del mercato.

3 – Come il rinnovo del contratto influenzerà le PMI nel settore terziario?
Il rinnovo del contratto commercio terziario 2024 avrà un impatto sulle Piccole e Medie Imprese principalmente attraverso l’aumento delle retribuzioni e l’introduzione di nuove indennità, che possono rappresentare un incremento dei costi per le PMI. Tutto ciò richiederà un’attenta pianificazione finanziaria come pure una revisione delle strategie di prezzo. Inoltre, le PMI dovranno adeguare le proprie politiche interne per rispecchiare le nuove normative e gli standard contrattuali, inclusi gli orari di lavoro, i criteri di valutazione delle performance e i meccanismi di premio.

4 – Come calcolare gli aumenti retributivi con il nuovo contratto?
Il calcolo degli aumenti avviene con l’identificazione del livello e della categoria del dipendente all’interno delle nuove tabelle retributive: si deve quindi applicare l’incremento previsto per il livello e la categoria specifici, seguendo le date degli aumenti specificate nel contratto. Andranno eventualmente aggiunte indennità specifiche legate al ruolo, alla posizione o alla performance, come indicato nel nuovo CCNL.

5 – Quali passi devono seguire le aziende per conformarsi al nuovo CCNL?
Ogni azienda del settore terziario dovrà recepire il nuovo CCNL, comprendendone pienamente i termini, gli aumenti e le clausole aggiuntive. Andranno di conseguenza aggiornati i sistemi di gestione delle paghe, per riflettere gli aumenti salariali e le nuove indennità.
La formazione del management sarà cruciale, affinché le nuove politiche, i diritti dei lavoratori e gli obblighi contrattuali siano pienamente attuati. Altrettanto importante sarà la comunicazione con i dipendenti, per informarli sui cambiamenti delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro.

6 – Quali impatti avrà il rinnovo contrattuale sui dipendenti del settore terziario?
I lavoratori beneficeranno di aumenti retributivi, miglioramenti nelle condizioni di lavoro e una maggiore chiarezza contrattuale. Il riconoscimento del contributo di ogni dipendente avrà un impatto economico positivo, come pure un miglioramento in termini di orari, sicurezza sul lavoro e diritti. Analogamente il rinnovo CCNL terziario 2024 porta a definizioni più precise di ruoli, responsabilità e percorsi di carriera.

7 – Il nuovo contratto prevede effetti retroattivi sulle retribuzioni?
Il rinnovo del contratto commercio 2024 può includere clausole retroattive, specialmente se i negoziati si sono protratti oltre la scadenza del precedente accordo. Questo comporterebbe adeguamenti salariali anche per periodi precedenti all’entrata in vigore del nuovo CCNL.

8 – Dove trovare risorse aggiuntive per comprendere il rinnovo del CCNL Terziario?
Per comprendere meglio il rinnovo del contratto commercio terziario 2024 si possono consultare i siti istituzionali, come quelli delle associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, ecc.), oppure i consulenti del lavoro che possono offrire una lettura approfondita del contratto e consigli specifici. Possono risultare molto utili anche le occasioni di formazione, come gli eventi organizzati da enti e associazioni professionali per approfondire i cambiamenti contrattuali.

9 – Come restare informati sulle future modifiche contrattuali nel settore?
L’iscrizione alle newsletter di settore è un ottimo modo per rimanere aggiornati, specie quando provengono da quelle fonti che forniscono informazioni ufficiali. Sono molti i siti e le associazioni che offrono questo servizio, o che organizzano incontri e seminari: i quali sono sempre un’occasione utili per accrescere le proprie relazioni e avere aggiornamenti in tempo reale.

10 – Quali strategie possono adottare le aziende per minimizzare l’impatto dei cambiamenti contrattuali?
Ogni impresa è chiamata ad adottare quelle azioni con cui attuare i cambiamenti contrattuali, assicurando al contempo la conformità e la competitività nel mercato. Ottimizzare i processi per ridurre i costi senza compromettere la qualità del servizio è sicuramente una strategia da mettere in atto, così come effettuare una pianificazione finanziaria che preveda gli aumenti di costo, in modo da adeguare budget e strategie di prezzo. Sarà poi opportuno investire nella formazione, per migliorare le competenze dei dipendenti e aumentare la produttività in un’ottica di innovazione. Infine, l’adozione di modelli lavorativi flessibili, che si adattano alle nuove normative mantenendo alta la produttività, potrà garantire la flessibilità organizzativa necessaria.